venerdì 7 novembre 2008

Le prime idee

Salve a tutti,
il mio sogno è quello di creare una città/stato ideale.
Siccome credo di non essere l'unico al mondo ad avere questo sogno ho pensato di creare questo blog per unire le idee di tutti quelli che condividono questo desiderio. Quindi commenti e suggerimenti sono ben accetti, anzi, sono proprio il motivo per cui ho creato il blog.
Data l'ambizione del progetto, sono consapevole del fatto che molto probabilmente resterà solo un sogno, ma comunque la discussione resta utile sia per la sua possibile attuazione all'interno di uno stato già esistente, sia come trattazione teorica fine a se stessa.
Inizio col descrivere alcuni dei punti cardine che, secondo me, dovrebbe avere una città ideale.
L'obbiettivo primario della progettazione di una città deve essere quello di aumentare l'efficenza energetica. La maggior parte dell'energia prodotta viene utilizzata per gli spostamenti, il riscaldamento e il funzionamento degli elettrodomestici. Al giorno d'oggi viene posta poca attenzione all'ottimizzazione degli spazi. Con dovuti accorgimenti si possono avere degli ambienti che a parità di confort riducono sensibilmente gli spazi ocupati. Ponendo molta attenzione sulla progettazione edilizia della città e delle unità abitative si può ridurre la superfice occupata dalle costruzioni riducendo al contempo la quantità di materiali usati per la costruzione, l'energia necessaria al riscaldamento e le distanze da percorrere.
Un ulteriore grande risparmio si avrebbe centralizzando la ristorazione. Delle mense condominiali renderebbero più efficente la preparazione dei cibi perchè in grosse quantità e  permetterebbero di ridurre la superfice delle case non dovendo più essere dotate di cucine. Inoltre sarebbe ridotta drasticamente la produzione di rifiuti, che per la maggior parte provengono proprio dal confezionamento dei cibi. Infatti dovendo i cibi essere trasportati in grosse quantità, il rapporto tra peso netto e tara aumenterebbe esponenzialmente, senza contare che sarebbe facilmente attuabile la distribuzione "alla spina".
Nei prossimi post vi proporrò degli aspetti più specifici su cui discutere. A presto!

2 commenti:

dubrox ha detto...

Grande Ema! Ottima idea quella del blog!
Avrei una caterva di domande in proposito, ma al momento ho anche poco tempo per scriverle, quindi intanto inoltro solo queste:

- Su cosa si baserà l'economia della città?
Per costruire e mantenere tale città sarà necessario acquistare beni dall'estero. Ma i soldi necessari da dove si ricaverebbero? Date le dimensioni ristrette del territorio non si potrà sicuramente sperare di eccellere nella produzione di materia prima da vendere agli altri paesi, l'unica soluzione che mi viene in mente è quella di offrire servizi specializzati... ma di che tipo?
All'interno di questa città si adotterà qualche valuta esistente, se ne inventerà una nuova o si baratteranno i beni?


- Quali servizi verranno garantiti all'interno della comunità?
Scuole, bibliotece, ospedali, trasporti pubblici, ... quali servizi saranno presenti nella città? Dipendendo dalla posizione geografica in cui si troverà la città si potranno sfruttare servizi offerti da paesi confinanti, ma non sempre ciò potrebbe essere possibile e comunque bisognerebbe affrontarne i costi (per esempio il trasporto).

Spero di trovare già qualche risposta prima di tornare e scrivere le altre domande :)

Ti salutai!

PS: ancora convinto di usare PHP come lingua ufficiale? eheheh

Emanuele ha detto...

cercherò di risponderti anche se ancora non ho affrontato seriamente questi argomenti.

1. Economia
non ho mai detto che il territorio deve avere dimensioni ristrette. E' solo la città che deve essere piccola. La coltivazione delle terre che circondano la città è indispensabile, sia per avere una certa autonomia sia perché l'importazione comporta spese di trasporto, quindi inquinamento, CO2, effetto serra, apocalisse, ecc. E' proprio uno degli obiettivi che la distanza tra produttore e consumatore non sia superiore a pochi km.
Per quanto riguarda il settore secondario, la mia idea è quella di ridurre al minimo la produzione industriale tramite la centralizzazione dei beni. Infatti la maggior parte dei beni che possediamo viene utilizzata solo per una piccola porzione di tempo. Condividendo questi beni con la comunità si ha un utilizzo più razionale e continuativo.
Infine sarebbe sicuramente necessario investire molto nella ricerca. I settori sono svariati, ma te ne elenco alcuni su cui mi piacerebbe eccellere: energie rinnovabili, biotecnologie, nanotecnologie, edilizia eco-sostenibile, medicina.
Per quanto riguarda la valuta, la mia idea è quella di introdurre una moneta "virtuale". Ovvero non ci sono più le banconote cartacee, ma un sistema di trasferimento nazionale con autenticazione biometrica (impronte digitali, scansione della retina). Questo inoltre renderebbe molto più difficile lucrare da attività illegali.

2. Servizi
- Trasporti pubblici: se si riesce a ridurre sensibilmente le dimensioni delle città e si distribuiscono in modo omogeneo i servizi, gli spostamenti diventano brevi, pertanto possono essere tranquillamente effettuati in bici.
- Biblioteche: internet.
- Sanità: non è concepibile uno stato moderno che non abbia una sanità pubblica. Ovviamente anche qui bisognerebbe cercare un modo di renderla efficiente e di evitare gli sprechi, ma non ci ho ancora riflettuto.
- Scuole: su questo ho già riflettuto parecchio, presto scriverò un post sull'argomento. Intanto ti anticipo che userà molto l'informatica come mezzo didattico.

A presto!

PS: in realtà ho da poco preso in considerazione anche il C. :D